Mi spiace. La registazione era tra le migliori riuscite…hai provato ad ascoltarla a volume molto alto? E’ registrata sottovoce e tutte le parole si distinguono bene, per questo non ho voluto il testo.
tu provare fare così: aprire piccola icona vicino a orologino su barra in basso a dx, quella che dice controllo volume, e provare a sollevare fino al massimo il bottoncino: così facendo io sono riuscita ad ascoltarla, è così bella e piana e nitida che è bello dimenticarsene scorrendo l’orecchio e fare di nuovo play per ancora ancora ancora_
è strano questo bisogno di leggere, di ‘vedere’ le parole , come un confine che faccia da segno, limite ma invito allo stacco che porta dove si sente il loro battito. il nostro.
si sente pianissimo, Silvia! – o almeno io –
e
posteresti anche il testo?
grazie e ciao :)
Mi spiace. La registazione era tra le migliori riuscite…hai provato ad ascoltarla a volume molto alto? E’ registrata sottovoce e tutte le parole si distinguono bene, per questo non ho voluto il testo.
Prova a ridirmi…
e grazie per il passaggio e un bacione.
tu provare fare così: aprire piccola icona vicino a orologino su barra in basso a dx, quella che dice controllo volume, e provare a sollevare fino al massimo il bottoncino: così facendo io sono riuscita ad ascoltarla, è così bella e piana e nitida che è bello dimenticarsene scorrendo l’orecchio e fare di nuovo play per ancora ancora ancora_
Bacetto all’Amilga-tecnico audio.
Iole ti metto comunque qui il testo, casomai:
L’amore è una sciocca pretesa
le anime, in fondo, saltellano
e ridere o piangere è identico
nei mari, sui mari dei mari morti
le anime, bagnate, oscillano a colpi
saprò trovarti quel vago vento sacro
sbagli però se pensi che potrà asciugarti
l’amore è solo un’isola di donne e di bambine
e favole lebbrose dolci salpano dai suoi porti
le anime sanno assorbire quelle folte piaghe
eppoi cicatrizzarle sotto gravidi raggi di sole brillanti.
Non si ricorda niente del fascino immortale che vinceva
in te l’aggrovigliato battito di te fuochi grossi celesti
dell’altalena d’inverno tutte le lievi cicliche parole
ed un solo millesimo di fini strette sbocciate al secondo
le anime non ricordano, ferme sui porti a tessere le stelle
le chiuderei volentieri negli armadi vuoti di molte nostre case
ma non ricordano, gravide di (morbide linee trasudanti sulla pelle)
le hanno li, così, calde gomme di lue, d’amore, pacchi di secche foglie rose.
mi viene da dire che “questa non l’ho mai letta” e mi viene voglia di leggerla_
daccapo
Q
è che, l’armonia, commuove.
Devi leggere King Kong Girl, di Virginie Despentes– una buona estate, Silvia, lucida e trasparente
Grazie Maikonerina, puoi star sicura che sarà tra i miei prossimi libro. Amo queste segnalazioni, davvero.
me la ricordavo, eppure non mi bastava sentirla.
è strano questo bisogno di leggere, di ‘vedere’ le parole , come un confine che faccia da segno, limite ma invito allo stacco che porta dove si sente il loro battito. il nostro.
grazie.
libri (correzione a distanza)
Ordinato!