Vedi che in me
nascono Semi di Maldicenze.
Come sei stato? Blu?
Verde viola-blu?
Quali mani avrà teso il tuo sguardo
a come si sarà comportata,
la Svelta. Sarà
che immagino tutto da lontano
sarà la fine paranoia dell’esilio.
Lontana da per autodecreto
mi meraviglio
e il mondo fa la paura
e la sera agogna
e le stelle sibilano
ed Eliot rimbalza
e domani è giorno secco come eterno
e quanti beni ti vorrò, tu
che dormi di sotto lì
mio stendardo mia spenta
effige
e mia dolcissima mamma
prenderò a carponi il latte tuo
se viene, e la tua stella
mi cadrà sulla spalla
sperimentale-
(Non riesco stare al mondo-
Mondo mi male.
Vi pianto tutta l’acqua di petto
se piango ma
non piango ma è fermo
quel bellissimo figlio ragazzo
che mi sono partorita fatta me
mentre il mattino stralunava,
con la bottiglia aperta)
“Ascolta, a nessuno devi sorridere così–“
ogni parola, qui, torna vergine, primigenia. “quanti beni ti vorrò”….
quanti beni ti vogliamo io e dirtymaiko, cara silvia? dieci a testa.
e fanno venti. ecco, oggi parti con venti beni (come minimo) sulle spalle.
nel blog di orsarossa c’è la ragazza con il cappello.
si parlano, silvia, le vostre anime.
già.
(grazie Irazoqui!)
L’immagine è Tadzio di Morte a Venezia. Per la scelta del bellissimo giovane attore (svedese?) Visconti esaminò moltissimi adolescenti e bambini, anche dopo averlo incontrato, che era chiaro dovesse esser lui.
Io prepubere ero D’Artagnan, mi immaginavo così e mi disegnavo sottili baffetti.
Visto film, letto libro…..ma la mia memoria non collegò film con la foto qui su!
(Non riesco stare al mondo-
Mondo mi male.
Vi pianto tutta l’acqua di petto
se piango ma
non piango ma è fermo
quel bellissimo figlio ragazzo
che mi sono partorita fatta me
mentre il mattino stralunava,
con la bottiglia aperta)
sai cosa faccio io con la tua poesia
io la tua poesia la leggo dall’alto
in basso e dal basso verso l’alto
me la confermo
è palindroma sai
mi ha emozionata, questo,
poi lo stile
io ripeto
non la semplicità ma la chiara complessità
e tutto
mogol_gr.ilcannocchiale.it
è il primo libro che ho letto e il primo film che ho visto. giuro. tornai al cinema per vederlo/mi con un morosetto, appassionato di cinema della montgna, che fuggì bestemmiando dopo mezz’ora di proiezione. l’ho rivisto mille volte. il film, ovviamente.
– Lontana da per autodecreto
mi meraviglio –
baci. lilli
Deve essere stato importante che uscisse, Lilli amore!
cosa fai lì sulla mia pagina web,,,
mogol_gr