ah, e pensi che qualche volta mi sembra che tutto quello che ho preso sul serio sia finto e fatuo
mi vedrebbe camminare come una sottomodella blesa, allora, sulle solite vie del parco giochi, con gli occhiali sbagliati
e porterei con me una copia di un’antologia, il Fiume Cucchiaio, per darmi lo spazio che è quello che in mille hanno
capito, e non mi accorgerei di avere quella sciatta ma così azzeccata coda di cavallo che ha voluto significare molto di più
molto di più, vede, di quello che adesso mi riguarda, ma guardi, le dico che a me importa molto di più adesso che
questa cosa riguardi solo me. E vede quanto sia difficile stabilire cosa conti di più, molto di più, per esempio se le dico
"libertà individuale", a cosa pensa? Tutti impegnati a difendere lo stato di diritto delle minoranze
cosa c’è di più minoritario di uno? E ma infatti è anche questa l’attuale impostazione, buona e socialdemocratica
ma guardi, lo dico senza alcuna ironia, capivo Lolli si, quando si esprimeva diversamente, ricorda il
"gallo senza cresta"? e "il nano che ti arresta"? " e "il nemico marcia con i piedi/nelle tue stesse scarpe"?
quindi mi sento molto giù, a volte, e mi pare che non ci possa essere altra alternativa all’essere il vero nemico
di se stesso, faccio due conti e la vita mi pare gioco corto, impiego tritato, impegno stolido, potente
stortura, riconosco con commozione quasi vibrante quanta fatica e quanto amore, e poi li vedo scaravoltati
padri della prossima fucilazione
il nemico marcia insieme a te
a volte penso alla mia adolescenza, segnata dalle 3 vie, vie della libertà. Ed Iraz, che non lo ama, Sartre. E tu, piccola combattente.
no no, dirty. non è vero che non amo sartre. amo camus. stra-amo camus. camus è l’alessandria, sartre la juve.
sartre è acido come il vomito, sottoscrivo. una meraviglia perduta a sé.