E vorrò fare delle distinzioni:

1) la diversità che cogli non è l’intento, considerevole, di fare faccia e militare, che sennò sarebbe più indirizzato e consistente

2) non c’è nessun sintomo preciso che mi precisi, solo, che tu vedi, una speciola di stonatura tra il detto e l’ospite

3) accetti qualunque tipo di immagine accompagni l’impostazione, pur imponente, di concetti che anche soltanto  minimamente sfiorino le concezioni retrive del mondo che ti sei costruita

4)  dai la pappa ai porci, buoni porci, gentili

5) io non sono mai stata lì ma non te ne sei accorta perché non ti serviva

6) sei femminile perché ti so partecipe intera

7) e ridiventi maschile, perché si capisca bene: cerchi un diverso rotondo, un fatto strano vero; ma ti dimentichi il mondo che stupra il suo figlio migliore, perché lo vuole, intero, nella pancia e nel sonno. Lui non sa ancora in cosa consista il peso del tuo desiderio e si propone erotico adolescente spensierato senno. Tu lo scanni nel cortile perché non hai ragioni; nemmeno lui le ha, non le avete, non le abbiamo; siamo scannati abbuoni del deficiente oggi, scissi i diritti dai registi dei film "migliori"

8) ma ogni tempo ha un pegno

9) e questo, in particolare

10) e questo, perché non si vede bene, perché salta le parole le favole le stimmate

11) paga desiderio il potatore paga la rama paga l’albero paga la schiava paga il povero paga la legna paga il cardine paga la ragna paga la lama e paga il laccio paga la fine paga la strega paga il respiro paga la fine paga la fine paga la fine frittura saga

12) frittura sega

13) rompere all’anima le ossa perché non posso averla o rimanerle accanto, findivita, che mi estenui e mi estingua.

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