Una interpretazione del sogno  

 

Lei sembra essere in una postazione al di sotto del livello del mare, non ne è propriamente immersa ma se ne differenzia, è in una sorta di "stanza con vista", una postazione da osservatrice, anche comoda ma ben distanziata dagli eventi. Così si è sentita a Bologna? I suoi colleghi si incontrano per ascoltare un esperto, sono aggregati , collaborano, provano a portare avanti un progetto culturale nel quale credono, c’è addirittura gente che fa parte di organizzazioni internazionali. Lei è lì per un’amica-sorella .

 

 

ma mi ero iscritta tempo prima, sono interessata ai seminari

 

 

Lei è lì per un’amica sorella, sa bene che l’es non conosce il no. E mette in moto una triade interiore ben caratterizzata, due uomini, una donna. Va giù a conoscerli, è interessata a conoscerli?

 

 

scendo volentieri, sicuro, loro però non mi accolgono granché bene, almeno, sembrano presi dai fatti loro, ognuno con la propria tragedia personale; i due maschi non desiderano la femmina, mi pare, è lei che ha bisogno di loro, tutta la sua felicità dipende da quello che faranno, mio cugino ha sempre criticato mio padre per poi, nel suo nuovo periodo, interessarsi sostanzialmente a lui ed  io sono passata in secondo piano-

 

 

Sono formazioni di compromesso; uno va via appena lei si impone, non mi sembra così cattivo quel geometra, si ,d’accordo, divide male la cena, si serve per primo, ma intanto la divide, fa le parti…sa a chi mi fa pensare? C’è una parabola del nuovo testamento che parla di uno così, un padre che divide diversamente i premi dati ai figli.

 

 

mio padre è stato sempre ben attento a fare divisioni uguali! Sempre! E’ un qualcosa che lo caratterizza, a tutti eddue vanno date le stesse cose, una casa uno una casa l’altro, un investimento bancario uno, un investimento bancario l’altro, il testamento, i regali. Ha una penna in mano e traccia piccoli diagrammi sintetici, schemi…-

 

 

Ah! Questo invece spartisce male, sembra non aver imparato la lezione dell’equità ad ogni costo, con tutto che è geometra…ma lei non parlava del plagio del suono del vero? O devo pensare ad una concessione poetica?

 

 

– si, ho sempre pensato che dietro alla realtà istituzionalizzata ce ne fosse un’altra, mascherata e spesso falsificata da questa, ho sempre pensato che il mondo proposto fosse una grande balla, un’invenzione fatta per tenerci buoni, perché buoni da soli non ci saremmo mai stati-

 

 

E’ così! Quell’uomo prova a stare nel compromesso, ha studiato da geometra, è impiegato al comune ma sa spartire male la cena. Suo cugino avrebbe potuto farlo, magari, senza farla arrabbiare. Ma non lo fa, fa il contrario! La richiama alla comprensione: lei obbliga la sua donna alla povertà, magari spera che così sarà felice, "povera ma felice", come si dice. Questo eroe declassato la sa lunga, dottoressa!

 

 

-e il vecchio amore?

 

 

Dobbiamo lasciarci, per oggi, il tempo è finito. 

 

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