Vorreste prendere respiro, tempo, e qui rabbia e furore non finiscono mai.
Una stanza pulita, illuminata bene, sedervi lì a guardare chi entra nel bar.
E’ una signora piccolina: si avvicina al banco e chiede un caffè d’orzo.
Ha un vestito bianco d’ uovo e nessun bracciale ai polsi.
Parla lentamente, movendo bocca ; bocca, pomelli ed occhi.
Prende la tazza con la mano destra, rigirandola brevemente sul piattino.
Apre appena le labbra per bere e non inclina la testa.
Lascia ottanta centesimi sulla salvietta di spugna verde.
Esce salutando.
Io non lo so com’é che succede. Ogni volta ci metti due o tre cose che mi lasciano un po’ così. A domandarmi perché a me non era mai venuto in mente di dirlo così. Stavolta quel vestito bianco d’uovo e il rigirare brevemente. Mi fai incupire.
bocca pomelli ed occhi è incisivissimo!
La stanza pulita, illuminata bene, è per caso una citazione da hemingway. Ah. sono Alessandro.
manca il punto interrogatico dopo hemigway. A
chiede un caffè d’orzo è Guccini, invece.
grazie cara. sono felice come un bambino quando individuo, nella mia limitata cultura, una citazione. per inciso detesto hemingway, eheheh. A
dovresti leggere la mia “Hemingway davanti alla rastrelliera”, allora, te lo farebbe rivalutare; vai su lds o scrivi.com o neteditor o res.nuoviautori che la trovi…
Ah! Sei Alessandro! Allora magari non c’è verso di fartelo piacere…onorata della tua presenza.