Vorreste prendere respiro, tempo, e qui rabbia e furore non finiscono mai.
Una stanza pulita, illuminata bene, sedervi lì a guardare chi entra nel bar.
E’ una signora piccolina: si avvicina al banco e chiede un caffè d’orzo.
Ha un vestito bianco d’ uovo e nessun bracciale ai polsi.
Parla lentamente, movendo bocca ; bocca, pomelli ed occhi.
Prende la tazza con la mano destra, rigirandola brevemente sul piattino.
Apre appena le labbra per bere e non inclina la testa.
Lascia ottanta centesimi sulla salvietta di spugna verde.
Esce salutando.