Fatti recenti relativi al sogno (2)

 

C’è un’amica con la quale si incontra, una buona amica con la quale però ha perso qualcosa. E’ diventata diversa da come la vedeva, pensa, più lenta, più debole, più incerta.
Con lei ha perso una parte accesa e torbida di certa sua gioventù, l’infallibilità di sogni importanti, il plagio del suono del vero. Con anima incorrotta e sorprendente sincerità emotiva la metteva davanti a cose molto semplici, cose molto semplici.
Ora la incontra ad un convegno di psicanalisi dove un giovane direttore senegalese di chissà quante cose (non ricorda) parla della realtà dei guaritori tradizionali e dei riti di possessione del suo paese.
In sala c’è il loro analista, una persona che stimano molto.
Il gruppo di chi ascolta è composto per lo più da gente del settore (psicoterapeuti) assunti da aziende statali o convenzionati, comunque interagenti con il mondo della pubblica salute mentale.
E Bologna è fredda, la sua gattina morta da poco, i due treni che ha preso pieni di ragazzini e chiasso.
Non vive sola. Ma a casa nessuno le ha chiesto com’è andata.