Buissima (tentativo di sfottò alla morte)

Salta su l’infelicità

dal sacco dove l’avevi confinata

come un pupazzo a molla, op-là!

Che è ritornata.

 

Fa due segni, due passi, due

tirate, la smorfia del dolore, entra

e ti invita nella corte lenta

di quel che Sua Comare dice.

 

Ore a masticarti sostenuta il cuore

ora ad iniettare veleno, bile nera

ora a rimestarti le idee, bestia blasfema

ore! Notti intere sulla schiena.

 

E tu che la conosci la confondi

e ti pare che sarà tua sepoltura

con le sue grinze, i denti ed otto croste

purulente e l’acre odore che pervade

 e perde.