SÌ, fanno colazione le sue indisposizioni, impaurite,
delle masse a fascina sua altezza e l’estremità del mondo del primo dio
di divertimento nessuno nella sua meraviglia di donna beneducata ed il sig. Riordan
che sente l’odore in lui migliore ( fiero gentile suppongo) che un’infermiera dell’ospedale che
rimane là come un pan di zucchero circolare piagnucolare del naso fiorisce qualche cosa affatto immaginaria
benché stesse oltre la donna dell’attenzione al rasoio
e nasconda l’amore (era un pacchetto delle bugie voi vi ricordate ) della femmina bollita di rissa
fatta pozzo cosciente sposata facciadangelo
grande di Menton ieri che è venuto a morte nel cestino di carta morbida
ottiene, lo sciocco anziano, allora sottopone (il mio riempimento del) terrazza di naso a vernice
da quell’che finge tutto il suo natale di difetto (il magna-magna comune)
rubante allo scoprir le ostriche- suggerire l’avviso di venerdì della spia- per fare il tocco
maledetto sporco lui non poteva (è venuto) luna giovane di dietro
e grande, di maggio
circa il pranzare la soddisfazione (ed io stessa) rendogli la girata
ebrei sfottenti i rossi del decano che domanda monumenti di lana
nel vostro imperatore tedesco ora immaginate nel vostro ordinario colloquio
che va sfrenatamente verso niente (parte inferiore del piedino di danno di confessione di paralisi )
avrebbe fatto qualunque cosa il non volere mio
lui vedrebbe gli occhi naturalmente
ha abbracciato attento una penitenza che lo schiaffeggia esperta
io me o fondi l’opera sontuosa del liquore che ha mangiata la carne conservata in vaso
addormentata cadente stancata lavorare al cielo ed ha detto "un’estremità che scorre veloce
un atto di contrizione (si è sentito che l’anima- voi- non ha parte interna) di anima"
avere cose tremende (di una chiamata pettinare il formato di canto di tempo)
che fanno, tutti desiderino considerare degli occhi del mezzo ubriaco, rifiniscalo dentro
che si sono resi il taglio che riempie un odore della squadra di Jesusjack
dei bambini supposto supponendo il funerale allegro forte gradisce .
Sono venuta ballando-lui ho desiderato piantarlo- lo ho avuto (ho detto) circa
mi ha reso il pianto ero fumata lui era andato lui, lo so,
molti li ho desiderati spesso ho ammucchiato la disinvoltura
detto geloso, lui lo ha fatto io lo potrei sapere abbastanza facilmente
ha rifiutato l’abbondanza allora, allora, non vuole di me. Lei non potrebbe
lo farebbe lui potrebbe, io ero IO la desidera era farina ha usato essere lui
là è stata lavata sulle donne è (sa che vengono fuori) lui -sono come un uomo-
lei
non fa come l’arresto del non può mio
ha avuto tusei ha significato abbastanza
bocca una volta molto omicidio
della larva alla base di conversazione del
momento di fila della faccia tutto foro bagnato della cartolina della via del cappello in pelle scamosciata che chance
saggia greca arsenica bianca difettosa di moda
della mezz’ora delle 20 rivolte del sesso del sonno del cuore dell’uomo del furfante di cosa di parola della natura della donna di Poldy 2 dei tè culatte delle sorelle
gli occhi irlandesi del lavabo ora sperano la stanza
così tanto i 10 miei ricci naturali fangosi ad ovest neri così freddi
aquamarina
piacevoli piacevoli delle ultimissime me terribile terribile basso abbastanza caldo
della O alcuni molti senza sera mai molto piccola i miei mieisuoi queste sfacciate
lentamente il loro ogni aperto prima (dinuovo)usuale
marrone come c’è ne dopo troppo freddo via caldo benedetto
il mio sciocco grande della bambola affamato sembrava la rovina raggiodisole che non passa mai al tempo troppo pubblico del padre
della gelatina di conservazione ha scritto le parole che fanno i cervelli offensivi
che strappano naturalmente naturalmente una (quellalettera)troppo giovane dalla parete
a volte(quando il granaio dei delfini abbraccia semplicemente la risposta)
il portello che la cucina scadente denominata ha gettato correttamente
tattarrattat di trasmissione galoppino rispettoso
1/4 dei nervi dopo l’anniversario (pulito zoppo) dell’identificazione Inghilterra-Belfast
la nuova bussata di tosse della base dell’hotel fa qualcosa
ma qualche cosa tempo che ordina stupido usuale, ebollizione
di paga del cameriere della flangia di lavoro di vendetta testarda santa della lama
primo come andare eccezionale osservare verso l’esterno le sfacciatelle venenti della fase
come il detto superficiale del non volere programma (vecchio
ultimamente) veniva intelligente dal framassone là non può, bello cachi,
enterico di eccitamento di politica lo ha fatto fuori fra
uccidendo qualsiasi cavalleria da febbre attraverso la roccia
e i loro kilt.
L’abbondanza sposata rotonda dell’anello naftalina
della città del kimono dei cavalli (I della O)
qualche ghiacciolo eroso che risparmia le fiammate certamente perfette blu del legame di calma
migliore pesante, nella linguetta ha vinto l’offerta delle barrette dei denti del dessert della montagna del sobbalzo
più bassa come pesciaffettati che appendono facilmente i cassetti rognosi delle felpe di complimento nudi.
Come loro parti di ricambio provate pianamente facili sgradevoli deliziose elastiche adatte ai bambini intere
della carne di mattina di giorni di raso pelle sottile dell’assegno di alcune giarrettiere
non la dimenticano dopo che l’ustione viola quattro della pelle dell’orina senza scarponcini di manciata
gradisca i pulitori che tagliano sul tuhai più 35 sig.ra kitty della vita dei beautys attraverso il principe del giglio della Jersey del senso di Galles
una certa storia divertente circa rotonda
la sua lama -quella preghiera- come se non ne odiassero che il cavo portato champagne flagellato
munisce in primo luogo perché un ricco sopportato piantato
più presto batte ancora l’uomo normale da programma della casa dei soldi
lo ha promosso lo ha dato allineare ha perso semplicemente il lotto del monte dei pegni
di rifiuti circa la cottura( lo soddisfa una tortadinozze ) sulla mia parte didietro che a sfortuna di difficoltà
seconda esposizione della minestra ,molta, credi che le vene in succhiamento
(spiacenti delle uova) dell’introito di risata della prima cassa quelle
museo come attaccato su un appendicappello un’immagine il lavoro il lotto
una finzione un capo di mercato disgustoso sporco degli.
Lei è dei vestiti soltanto mostrare fuori delle coppie congelate acquose degli aranci
che alcune meraviglie di essa scossa impaurita siano venute corpo
di incarnato, molto svezzamento fragile dalla finestra del motivo
di grido del contrassegno quasi a succhi
tutto preventivo e molto che lo abbia avuto, deve lasciare
potrebbe venendo a quelle linee- sa il modo- da labbri piacevoli ed allentati
finché la dooolcecanzooone dei motori di resistenza ha il trascurato mezzo
ed il sonno chiedente di alcuni soprabiti
la notte di calore sole rosso gigante su vergogna ho trasmesso, molto
li hanno goduti fanno il minimo avessimo adorato (è xxxxx )una
ragazza con quel matador che a quel picnic saltava impaurito dal toro che strappa
la rottura vi siete trasformati in in tatto
guasto io stessa quando eravamo cugini che combattono il divertimento con i nostri aghi
vetro era ombra deludente è aumentato ma quello era seguito
insetti grassocci attaccati leggermente rotolati
pesanti del puttana del signor Hungerford
Fiandre dell’ombra non possono popolare il maremalato
sei della nave delle barche o sette pianto- colore ed i sensi crescenti maledetti
Ulysses di guiiiide estremamente facili che il figlio a posto sfavorevole di mattina
per bloccare la storia ubriaca del fermo illuminazione e del cancello
un certo whisky cieco che comunica
io suppongo che non una carta con aheah che appende l’esposizione opposta della via
capisce la scossa riconosce la coda di fila sull’accoppiamento errato
i cari scarsi ottengono soltanto scrivono hanno scritto
con una credenza dei settanta solidi che cose così morte della miniera
che posto desiderato grande più lungo gradito
vita stupidina di verità e vedono il collega corto
dopo che un uguale niente presto tiro in primo luogo abbia portato la forcella che scagiona Jack
atlantico vicino inutile i marinai
Santa Maria con i miracoli che ballano
il ferito Majestad lungo l’innamorato di rosa dell’orologio lingua del foro
dell’isolatore a campana la mia bocca il mio ginocchio il figlio hanno ritenuto allineare poche pietre infantili
dei polli del tiptop della molla di short di conteggio dei fiori delle ragazze dette Barbary in roccia giusta nel colore rosa trasparente della camicetta bianca carezzata cielo del dado del fango di chiamata delle casematte
primo embarazado potresti coperto di ebrei
per pensare il rivestimento fatto di tempo avete lasciato il cane eccitarsi sotto il blocchetto
gentile signore del comecazzosichiama Joe dei tasti piccoli
male o siete venuto riconoscete il carattere sposato sognato nei piccioni esplosi messi a vista
siete andato non ha desiderato avete portato il riding del altar
trasmettete il senso che obbligherebbe osservare
il ponte o alcuno la mia madre Lunita
più piacevole Europa una scala alla montagna che di corallo
(dietro) scoppiata dalla cartolina degli occhiali neri degli appartamenti dell’India
un fiume ha cominciato sotto lui che ha dato la guerra
andante il porto derelitto pesante (opalino)
può addestrare la politica svolazzante dolce della sig.na Questa del piano dell’alito
la vettura interessante di calzolai giù espone a flash occhi delle madri di accento di sguardo del theyll di passione
così gli ha morso la misura con troppo troppo
un malato sopra vicino dentro dei noi (o noi) sì lontano lasciati di iosono
ci riempiamo in su così nell’ io tutto il ghiacciato esso
sia nel fuori per i lui è non tutto lui estremità alta calda di gioco voi che leccando qualche cosa
le ossa ascoltanti della prugna del biancomangiare del posto che ottengono il giorno
esaminante di festa delle fiammate dei panini delle unghie finte di Fleming di picnic ammalato
dello strangolato che dice ancora al pericolo slittante d’inondazione a stortura di misericordia dell’oro
lo danno finché lo slittamento spianta di bellezza fra il libro Kock che va con gli orecchini d’argento
di provocazione fastidiosa dell’abramide , arrampica
essere un po’ di confusione la carta delle gondole dei lunadimiele
del padre di rovina di primo piano
più presto trasporterà il mendicante del mastice che chiude i soldi criminali
una faccia che mi sono serrata ma nove code assassinano il topo della cucina
in notte spaventata ancora con le fotografie di Milly preferibilmente me
(ottenere di tutto a meno che il vetroformaggio dei nervi della sedia)
che
abbia rotto patate di disattenzione l’ho notato ultimamente
insincero mentre lei è della materia della mensola del cappotto
che fischiano il selezionamento che cosa a verso l’esterno
fumare le loro sigarette che mordono su esso a metà 2
veda la sua vaschetta alzare i suoi piedini in su
affatto soltanto del senso
nel teatro toccare provare commovente del feltro dell’albero di gayezza vestita alla moda
il momento si ricorda al tatto delle ghiandole di presenza finché ceralacche di assurdità
in modo ad amore reale nella cena e nel pranzo
suppongo che la maggioranza- una particella -che ha ritenuto solitamente
abbia preso le mie cose troppo soltanto
bastante colore rosso un procuratore legale di pietra donnapesce
della presa di pietose crepe a contraddire dentro sopra nessuna fede
che avendo venire mio vecchio dentro
non può dietro la notte della finestra, particolarmente con una che
cose inferriate su qualcuno (la testa è stata macchia di ruggine)
qualcosa caccia sotto più difettosa degli .
Lei è sopra suppone il torto del corpo di di
in corso di attesa (erano semplicemente mariti)
Drimmies a parlare di Spinoza fa "sieda"
il vicolo degli adulteri di Scarli la maledizione incinta di anima
iodel gatto appena lui dolce
della spremuta della mora delle vergini
(40, che cucinano espressamente il succhiare)
facile fischiettare qualche cosa di sguardo della trapunta orrore santo
in modo che il fischio baciante occupi in bolle pesca più lisce in accoppiamento sulle parti interne del giglio della Jersey
come la cosa bianca di lunedì resa a destra del verde delle moquette della vagina
l’ultimo uomo che sente l’odore di un odore offensivo
la faccia passa facilmente dall’io stesso dell’oro
a viti senza fine del qualcos’altro di tiro che chiedono ad omissioni obliquamente altrimenti sedute
giù il libro assurdo glorioso pazzesco intelligente di menzogne della cinghia
5 volte proprio eccitate -in primo luogo siamo venuti a contatto in qualche luogo dello sciocco
che di sorriso della madre la canzone classe ha cantato-
la finzione naturalmente quadrata con la scossa migliore di sonno di abitudini di genuflessioni della notte
ha preso tutto il sonno giallo in imitazione di religione
non fa ancora questo dio di fastidio (stasera ha graffiato troppo)
comunque il piano usato come posto
più difettoso del fischio dei bastoni della via difettosa che qualche cliente venente
dalla lotteria della prigione lungo zona del tempoo dei bordi di consolazione
effettivamente domani io supporrò che le bugie deludenti
nella cosa imburrata della via delle immagini di vita
della base del pane tostato disgustoso
di cosa affatto desideri (si dimentica tutto il male)
mi domando ancora il marito del Denis della donna di Josie
con il dovere-cofano di Milly naturalmente sì
nel cadere ubriaco invertito ed il culo canta a vestito verde l’uccisione piovosa che mantiene il malato
benché il lotto innesti la famiglia che di dietro alla parte il senso
in certa pubblicazione migliora il tusei che guarda bene la notte
e loro entrambi sulla fase che trotta girandolo dolce -hanno cantato l’innamorato glorioso-
squisito il selvaggio bosco dolce ha cantato, una specie di vedovo in tempo,
la sega italiana modo del drappeggio,
il suo orologio di morte del pianto del padre
11: ha insistito il collega riccio "si ricorda di
che sconosciuto scuro". 10: dalle schede della poesia risa rosse
Byron di speranza di sogno
Io dei diamanti io di viaggio delle forcelle
è allora, specie 20, che prende la trinità
un professore scrive i loro singhiozzi
che lucidano gli occhi espressivi della grata del punto
il bagno del mucchio degli affari di Keyess sulla stella,
voi stessi nudi con consolazioni per il rubinetto di poesia
il mio bianco della bocca è andato -maiali gli anni-
li dà la carta d’auguri viene studia pensa
che ritenga le carte mezze famose benché volgare spudorato schiaffeggiante
del posto adeguato dell’ignoramus di perfezionamento (un isolatore a campana del leone)
del leone da scherzo del Caesar del macellaio
il comer duro rotondo di tocco di quantità
perché passare a Marys la maniglia pelosa velocemente, assaggia
il timore maledetto querelante!
stupida moglie naturalmente pazza, della moglie
tutti quei desideri raggrinziti! Mai! non conoscendo il lardo inferiore di espressione prima
che sporco percepisce ancora i giovani pelosi
in cancello del marinaio delle pensiline del signore
di amore hanno avuti nome della miniera (chi guida ancora i pesci fini del vicolo)
il suo sonno che minuscolo di movimento di prostitute
O è venuto, faccia essere la prigione diguazzando rotolato in su io stesso
ed hanno governato la macellazione della madre
di gioco di arresto dei cavalli, tutta una madre,
il caso selvaggio di notte lo ha soddisfatto non era nel piangere lanoso centrale feltro
mai non andate che venga a contatto dei balli belli vivi
l’una o l’ altra lama dell’alloggiamento facile del sofà come il rosario dei diavoli
uno spacco nome della rampa non ritiene che esta rotondo della linguetta usted muy bien i gracias
il sonno di pietà dello Spagnolo di pietà
due di grammatica fa la fortuna, lo sguardo piacevole:
osserva qualche cosa di studi non vuoti divertenti di huevos di nozione
assicurandosi che la casa da vendere fiordipesco fa più senso
venente da notte di mattina dalle carote dell’eccedenza
lei ha dato pietà di crema che veste il ferro scopato a sguardi irlandesi
creda fa gli adulteri come
rompesse la galleria, hanno (hanno) affrontato il bastone dicono a
non desiderano altro, io stessa, oltre alla prugna sanguinante
abbastanza gay sconci del parassita della merda di risposte dai cassetti
Oh! Più indietro, meglio se il quarto Cina del soffitto della strofinata che squilla la preghiera dispari
(dopo faccia un pisolino) la lampada più piacevole al lato dei fiori lui allevolte
e le sigarette, io sono aumentata, o quelle rose piacevoli di amore della pianta delle ciliegie
scorrendo veloce-dell’avena vedi le barrette delle viole dei laghi generare gli atei che urlano prima la coscienza-
che che aumentano fra l’ente perso bisestile del dolce con semi di carvi del tweed
(perché il capitano del cielo del non voglio)
di piacere io di feltro servo i Greci alti coi pettini delle ragazze del pilastro
e gli asini proteggono le rotelle che chiedono al poco
cremisi della lampada delle nacchere della grata,
il gelsomino dentellare stupendo dove ho un colore rosso
sì lo ha baciato
sì la mia montagna i miei seni
il suo cuore sì.
Riduzione poetica dell’ultimo capitolo ("Penelope" Il letto) dell’Ulisse di James Joyce, Trieste-Zurigo-Parigi 1914-1921, tradotta da Babelfish ed aggiustata dalla poeta.